Nel Tecnoseal Answers di oggi torniamo a parlare del mondo della nautica e lo facciamo trattando uno degli argomenti più basilari e fondamentali: in quanti (sotto)settori si divide questa? Sia che siate nuovi del settore o che ci "navighiate" da tempo, avrete sentito parlare spesso di nautica da diporto o nautica commerciale, ma cosa si intende con questi termini e quante "nautiche" esistono al mondo?
Prima di iniziare vi ricordo che al seguente link potete trovare un indice tematico di tutti i Tecnoseal Answers usciti fino ad oggi.
Prima di andare a vedere, uno per uno, i vari sotto-settori, partiamo facendo un paio di premesse. Ai fini di questo articolo abbiamo deciso di usare una semplice regola, ovvero che un settore nautico è definito tale dallo scopo per cui vengono usate le varie infrastrutture nautiche. Come vedremo nell'ultimo paragrafo, esistono infatti molti altri modi trasversali di suddividere la nautica. Va inoltre detto che, soprattutto nell'epoca attuale, i confini tra i vari settori sono tutto tranne che chiaramente definiti e spesso capita che con un termine ci si riferisca in realtà a qualcos'altro.
Partiamo da quello che è probabilmente il settore nautico più conosciuto in assoluto: il diporto. Con questo termine ci si riferisce a tutte quelle infrastrutture marine (imbarcazioni, cantieri, etc) che sono usate a scopo ricreativo, senza fini commerciali e per un puro piacere personale. E' un settore di lusso dove è possibile trovare alcune delle imbarcazioni più belle e spettacolari che la nautica si possa permettere. Piccola nota a margine, spesso si inserisce nella nautica da diporto anche il settore della nautica sportiva (di cui parliamo dopo). Vedendo la definizione stessa di diporto, questo non è certo un errore (si parla pur sempre di un'attività ricreativa), ma la trattiamo a parte per via della regola che ci siamo imposti in precedenza.
In parallelo al diporto, la seconda nautica che viene più facilmente in mente è quella militare. Fin dall'alba della storia umana, le vie marittime e i canali importanti sono stati oggetto di rivendicazioni e scontri bellici per via del loro significato economico e per la loro grande importanza strategica. L'evoluzione dell'arte della navigazione si è quindi da sempre accompagnata allo sviluppo di un'attività militare e guerriera volta al predominio o alla difesa dei propri interessi sul mare. Questo settore viene a volte integrato nel macro-gruppo della nautica commerciale visto quanto è legato al successo di quest'ultima, ma è indubbio che il suo scopo non sia tanto il guadagno economico, quanto il garantire l'esistenza e lo sviluppo di tutti gli altri settori (e non solo quello commerciale).
Lo abbiamo accennato nel paragrafo precedente quindi è giusto parlare di un altro gruppo di settori molto importanti, quelli commerciali. Di base, fanno parte di questo gruppo tutte quelle attività che prevedono l'uso delle infrastrutture marine per ottenere un qualche guadagno economico. Il settore commerciale per eccellenza è quello del trasporto navale di cui abbiamo parlato anche nell'Anodo della Settimana 51. In pratica, con questo termine ci si riferisce a tutte quelle infrastrutture marine (imbarcazioni, porti, etc) che si occupano del trasporto di merci e/o persone, dalle petroliere alle navi crociera, passando per i carghi e i traghetti.
Un altro settore nautico molto importante che rientra nel macro-gruppo della nautica commerciale è quello della raccolta di risorse, soprattutto quelle minerarie. Gli oceani contengono, infatti, disciolti nelle acque e in depositi sui fondali, grandi quantità di minerali e sostanze combustibili preziose per l'uomo. Basti pensare alle saline, vaste zone costiere nelle quali viene fatta evaporare l'acqua finché non rimane altro che il sale.
Chiude il macro-gruppo della nautica commerciale, il settore della pesca. Questo è indubbiamente nato come parte della nautica il cui fine era estrarre risorse dal mare, ma si è sviluppato in qualcosa di unico nel momento in cui la pesca è diventata un'attività sportivo/ricreativa, più associabile al diporto. La pesca, nel mondo attuale, si piazza quindi a metà tra diporto e commerciale ed è sicuramente considerabile come una categoria a sé stante.
La pesca non è l'unico settore limite e ne esistono in realtà altri tre che sono situati in bilico tra più categorie. Il primo di questi è quello della ricerca scientifica. Con tale termine ci si riferisce a tutte quelle infrastrutture marine usate per il fine di compiere scoperte scienitifiche. Vi rientrano sia le struttue impegnate nelle varie analisi (oceanografica, meteorologica, geologica e biologia) che quelle che si occupano di esplorazione. Questo settore già oscillava in passato tra commerciale e militare, a seconda che le infrastrutture appartenessero ad un privato o ad un organo pubblico, ma si è fatta sempre più comune una tendenza dei diportisti a gettarsi nell'esplorazione di aree marine difficilmente raggiungibili. Questo ha portato, tra l'altro, allo sviluppo degli explorer yacht.
Al settore sportivo abbiamo già accennato in precedenza e comprende qualsiasi tipo di competizione su acqua, dalle regate alla motonautica. Questo viene solitamente inserito nel diporto (essendo lo sport un'attività ricreativa), ma c'é una grossa differenza tra un'imbarcazione di lusso, realizzata per il solo fine di essere bella, ed una sportiva, realizzata invece con lo scopo di andare più veloce delle altre imbarcazioni a lei simili. Oltre a questa sostanziale differenza di scopo, va inoltre notato come il settore sportivo porti ad un certo guadagno economico (sia per chi partecipa che per chi organizza) e che veda spesso coinvolti nell'organizzazione e sviluppo degli organi militari. A sottolineare la differenza tra settore sportivo e diporto vi è poi l'esistenza del termine diportismo (tradotto dall'inglese yachting) con cui si intende indicare gli sport nautici praticati con imbarcazioni da diporto. Non ci sarebbe certo bisogno di fare questa specifica, se i due settori corrispondessero.
Infine, un ottavo settore, che ammetto sono stato incerto fino all'ultimo se differenziare o meno dagli altri, è quello turistico. Questo rientra, senza ombra di dubbio, per gran parte nel settore commerciale del trasporto navale visto che qui troviamo la maggior parte delle infrastrutture marine usate nel turismo. Tuttavia, il turismo è per sua definizione un'attività ricreativa e, se consideriamo il settore sportivo come parzialmente parte del diporto, lo stesso va fatto per il settore turistico. Va inoltre fatto notare come il fiorire del mercato dei charter yacht abbia spinto molti turisti, particolarmente quelli dotati di molte risorse economiche, a cercare un'esperienza più simile al diporto.
Come accennato a inizio articolo, quanto appena scritto non è una verità assoluta, quanto un modo semplice per suddividere il vasto e complesso mondo della nautica. Esistono tuttavia molte altre categorie che vengono di volta in volta usate allo stesso fine e che potrebbero causare un po' di confusione. Queste sono ugualmente valide, ma semplicemente si basano su premesse diverse (e magari ne parleremo meglio in futuro). Per esempio, molto spesso la nautica viene differenziata in base al tipo di navigazione, ovvero se l'imbarcazione è a motore, a vela oppure è un veicolo subacqueo.
Lo stesso tipo di imbarcazione usata è una differenza importante. Nei Tecnoseal Answers dei mesi passati abbiamo visto tantissime tipologie di imbarcazioni differenti e abbiamo visto come gommoni, aliscafi, monoscafi plananti e dislocanti, catamarani, trimarani e altri multiscafi abbiano spesso storie e caratteristiche molto distanti fra loro (per i vari articoli singoli vi rimando all'indice di tutti i Tecnoseal Answers che trovate qui).
Infine, un altro modo in cui è possibile dividere la nautica (e di cui abbiamo parlato poco fino a oggi), è il modo in cui viene eseguita la navigazione. Se questa è una navigazione d'altura, eseguita tramite stima, osservazione astronomica o rilievi satellitari, o una navigazione costiera, eseguita usando punti di riferimento della costa, senza tralasciare le fasi della navigazione che vengono eseguite tramite pilotaggio marittimo, ovvero usando direttamente la vista del pilota.
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