Pochi giorni fa è stata diramata la notizia che, per il secondo anno di fila, durante la stagione estiva sarà attivata ancora una volta la campagna Cetacei, FAI attenzione. Questa è promossa da I Luoghi del Cuore e dal FAI - Fondo Ambiente Italiano ed è organizzata, ovviamente, dall'Istituo Tethys, essendo legata a doppio filo all'esistenza del Santuario Pelagos (di cui abbiamo già parlato qui). Ma in che cosa consiste questa campagna? Nel Save Our Ocean di oggi risponderemo proprio a questa domanda.
Prima di iniziare, vi ricordo che potete trovare un elenco degli articoli di questa serie, costantemente aggionato e ordinato secondo categorie tematiche, visitando questo indice.
Che cosa è "Cetacei, FAI attenzione"?
Il Santuario Pelagos è, allo stato attuale, l'area di mare più ricca di balene e delfini di tutto il Mar Mediterraneo. Ce ne siamo già occupati in un articolo dedicato quindi non torneremo sull'argomento, ma una concezione fondamentale da capire è che i cetacei non conoscono i confini del Santuario! Questi possono percorrere facilmente spostamenti di centinaia di meglia e, come se non bastasse, molte sono le minacce che incombono sulla loro sopravvivenza. Basti pensare che da qualche anno una delle specie di cetacei del Santuario non è stata quasi più avvistata. I grampi, delfini un po' schivi e già non molto numerosi, sembrano svaniti dal Santuario.
Avere una visione di tutti gli spostamenti è un compito enorme quanto vitale per la tutela dei cetacei e di tutta la catena alimentare che lega i vari organismi marini. Come fare quindi? Per questo è nata la campagna Cetacei, FAI attenzione! In pratica, si chiede l'aiuto di tutti coloro che vanno per mare, invitandoli a segnalare, tramite prova fotografica, gli avvistamenti dei mammiferi marini. A questo primo obiettivo (la raccolta dati), se ne affiancano altri due: effettuare una capillare informazione e sensibilizzazione del pubblico sull'argomento e mitigare il disturbo ai cetacei arrecato dalle imbarcazioni tramite la distribuzione di un vero e proprio codice di condotta
La 1° edizione della Campagna
Nell'estate del 2018, Cetacei, FAI attenzione! ha raccolto più di 550 avvistamenti secondo le stime dei ricercatori di Tethys. Queste sono arrivate da praticamente tutti i mari italiani (dal Ligure all'Adriatico) e sono state effettuate sia da diverse organizzazioni che da diportisti privati. Questi dati hanno permesso a Tethys di estendere la propria area di monitoraggio oltre i confini del Santuario. Come accennato nel paragrafo precedente, particolare attenzione è stata riservata al grampo. Questo è stato avvistato solo una volta (da un pescatore ligure) nella sua area consueta e sembra essersi spostato a oriente (tre avvistamenti) o addirittura a nord della Sardegna (un avvistamento).
Un'altra storia particolare è quella della balenottera "Propeller", esemplare comune che deve il suo nome alle profonde cicatrici davanti alla pinna dorsale che quasi sicuramente sono state causata da una collisione con una grossa imbarcazione a motore. I ricercatori di Tethys l'avevano fotoidentificata nel 2010 senza però avvistarla più da allora e temevano il peggio, ma grazie a Cetacei, FAI attenzione! la sua presenza nel 2018 è stata segnalata più volte. Nonostante le cicatrici Propeller è sopravvissuta ed è in buone condizioni.
Al seguente link trovate il rapporto 2018 completo.
Il Codice di Condotta
Avvistare i cetacei non è un compito facile e parte del rischio sta nel fatto che oltre al pericolo di collisione (il principale per le specie grandi) bisogna fare attenzione all'inquinamento da rumore e a tutta una serie di comportamenti che possono essere, involontariamente, fonte di stress. Per questo la campagna Cetacei, FAI attenzione ha stillato poche e semplici regole da seguire se si incontrano cetacei in mare. Queste servono a evitare eventuali contatti tra loro e la barca così come a evitare di distoglierli da attività vitali come nutrirsi o accudire i propri piccoli.
Uno degli errori più comuni è inseguire gli animali per paura di perderli. Va ricordato che anche se si immergono, questi ricompariranno necessariamente per respirare. Solo il capodoglio può restare sott'acqua davvero a lungo, ma tende a riemergere più o meno nella stessa area. Basta avere pazienza. E' inoltre importantissimo non separare le madri dai propri piccoli.
Potete trovare l'intero codice di condotta a questo link. Lo riassumiamo qui di seguito:
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