TECNOSEAL ANSWERS - GOMMONI: STORIA E CARATTERISTICHE

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Tecnoseal Answers - Gommoni: Storia e Caratteristiche


Quando si parla di nautica si pensa automaticamente a grandi yacht di dimensioni ragguardevoli. Imbarcazioni che sfidano la fisica e lasciano un ricordo indelebile nello sguardo di chi li vede. Gli yacht sono sicuramente il simbolo del lusso e della bellezza che la nautica da diporto può raggiungere. Tuttavia la nautica non è solo questo e nella loro ombra vive un'altra tipologia di imbarcazioni che, pur venendo spesso ignorata o guardata con sufficenza, è riuscita a diventare la più comune tra tutte quelle esistenti. Oggi parliamo dei gommoni.
Credo vi siano pochi dubbi sulla popolarità di quest'ultimi. I costi contenuti li rendono accessibili a chiunque e grazie alla loro versatilità possiedono una quantità enorme di applicazioni. Uno yacht, per quanto stupendo, è impegnativo e difficile da gestire. Un gommone no. Il risultato è che attualmente è difficile non vedere queste imbarcazioni in azione. Nel Tecnoseal Answers di oggi inizieremo a parlare della storia e delle caratteristiche dei gommoni, ma apriremo anche le porte ad una serie di argomenti che approfondiremo in futuro.
Prima di iniziare vi ricordo che al seguente link potete trovare un indice tematico di tutti i Tecnoseal Answers usciti fino ad oggi.

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un disegno del progetto della prima versione del gommone Halkett

La genesi dei gommoni va enormemente indietro nella storia. Pensate che esistono antichi graffiti nella pietra di imbarcazioni realizzate gonfiando a fiato la pelle degli animali. Il primo punto di svolta avviene negli anni '800 in Inghilterra con la scoperta del processo di vulcanizzazione della gomma da parte di Charles Goodyear. Questa viene inizialmente testata realizzando pontoni galleggianti (gli antenati di quelli che hanno reso famoso il Seawork International), ma nel 1840 Thomas Hancock sviluppa il primo progetto di gommone.
Quattro anni dopo il Luogotenente Peter Halkett sviluppa due tipologie di gommoni (per una o due persone) per le esplorazioni artiche. In entrambe le varianti si punta sulla facilità di trasporto e la possibilità di usare l'imbarcazione sgonfiata come tessuto impermeabile. L'Ammiragliato Inglese accantona l'invenzione in modo scettico, non trovando nessuna applicazione utile, ma gli esploratori risultano non essere della stessa idea e questa tipologia di gommoni inizia ad essere usata sempre di più nelle varie esplorazioni del globo. Per esempio, un gommone Halkett era presente a bordo della HMS Terror durante la sciagurata spedizione artica di John Franklin del 1845 (di recente tornata all'attenzione del pubblico grazie alla serie TV The Terror).

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l'affondamento del Titanic

Negli anni successivi le imprese compiute usando i gommoni Halkett vanno moltiplicandosi mentre la lavorazione della gomma si evolve permettendo sempre più applicazioni. Nel 1848 l'esercito degli Stati Uniti d'America usa per la prima volta dei pontoni gonfiabili nel corso della guerra tra Messico e America. Il gommone raggiunge però la popolarità attuale solo nel 1912 a seguito della catastrofe del Titanic.
In quell'occasione furono perse tantissime vite umane semplicemente perché il numero di scialuppe di salvataggio a bordo era inadeguato, bastavano per meno della metà dei passeggeri a bordo. Per evitare che una simile tragedia ricapitasse, venne fondata la SOLAS (Safety of Life at Sea) e il suo primo trattato impose l'obbligo di avere un numero sufficente di scialuppe di salvataggio a bordo di ogni nave. Questo era un compito facilmente assolvibile dalle navi da cargo, che avevano poco equipaggio e tanto spazio, ma risultava molto più ostico per le navi passeggeri o quelle militari che, all'opposto, avevano un numero di passeggeri elevato e ben poco spazio sui ponti.
Il problema venne risolto solo dopo la Prima Guerra Mondiale quando la Goodyear Tire and Rubber Company trovò un modo di unire la gomma a altri materiali riuscendo a produrre i primi gommoni con fondo rigido. Queste iniziarono ad essere usate a bordo delle navi militari, ma poco dopo iniziò anche una commercializzazione privata. La RFD in Inghilterra e la Zodiac in francia erano aziende specializzate in dirigibili che si convertirono rapidamente allo sviluppo di gommoni affiancandosi all'italiana Pirelli che aveva avuto un'intuizione simile.

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soldati dell'esercito degli Stati Uniti si addestrano usando un gommone Zodiac

I gommoni vennero usati in modo massiccio durante la Seconda Guerra Mondiale. Soprattutto il modello Zodiac divenne popolarissimo grazie anche al fatto che i governi decisero di vendere i modelli in avanzo al termine del conflitto. Negli anni 50 l'ufficiale francese Alain Bombard combinò un motore fuoribordo ad un gommone con fondo rigido a forma di barca. Zodiac sviluppò questo progetto ed il successo fu immediato e tamente grande che l'azienda francese non era capace di soddisfare completamente la domanda.
Nei primi anni 60 la Zodiac vendette la licenza per la produzione di questa tipologia di gommoni ad una dozzina di compagnie tra cui la Humber nel Regno Unito e la Asso e la Novamarine in Italia. Successivamente questo modello divenne sempre più popolare anche nei settori del salvataggio in mare e del diporto, soprattutto nella sua variante a forma di V che permette di "tagliare" le onde.

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un gommone di salvataggio

Guardando la storia dello sviluppo dei gommoni è facile capire quali sono gli elementi chiave che hanno motivato l'enorme successo di queste imbarcazioni. Prima di tutto, a pari misure, un gommone è omologato per un numero di persone e peso trasportabili di molto superiore a quello delle imbarcazioni tradizionali. Il tubolare esterno lo rende inoltre quasi inaffondabile e riduce notevolmente il rollio, sia in navigazione che da fermo. Questi due semplici vantaggi lo rendono perfetto, come abbiamo visto, per tutta una serie di applicazioni. Al giorno d'oggi viene usato spesso sia come veicolo di assistenza e salvataggio che come tender di imbarcazioni più grandi, proprio grazie alla sua versatilità e robustezza.
Non tutti i gommoni sono ovviamente uguali. Questi si differenziano come tipo di propulsione (se entrobordo, fuoribordo o entrofuoribordo) e come tipologia. I gommoni si dividono infatti in due grosse categorie: i gommoni classici completamente smontabili e i famosi RIB, ovvero i gommoni con scafo rigido. Di tutto questo parleremo però meglio in futuro.


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