SAVE OUR OCEAN - IL TERMOMETRO DEL PIANETA

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Save Our Ocean - Il Termometro del Pianeta


Riprendiamo le regolari pubblicazioni del Save Our Ocean prendendo spunto da un fatto di attualità per andare a spiegare perché le meduse siano considerate una specie di termometro per il nostro pianeta. Ad ogni loro esponenziale aumento, cresce anche la preoccupazione degli esperti verso il riscaldamento globale e la salute dei nostri mari.
Prima di iniziare, vi ricordo che potete trovare un elenco degli articoli di questa serie, costantemente argionato e ordinato secondo categorie tematiche, visitando questo indice.

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foto ANSA

Partiamo dai fatti. Pochi giorni fa sono arrivate numerose segnalazioni di meduse nel porto o spiaggiate lungo la costa di San Giovanni a Portoferraio, appartenente all'Isola d'Elba. Simili segnalazioni si sono verificate anche ad Alghero, situato nella costa nord-occidentale della Sardegna. In entrambi i casi si trattava di "meduse luminose" (Pelagia noctiluca), ben visibili anche di notte per via della loro bioluminescenza.
Normalmente non ci sarebbe nulla di strano in questo processo. Questo tipo di meduse è solito "spiaggiarsi" come parte del proprio ciclo di vita. Da adulte infatti, si avvicinano alle coste seguendo il fitoplancton di cui si nutrono e prima di morire danno vita a numerose giovani meduse di dimensioni più ridotte. Queste possono cibarsi in sicurezza lungo la costa per crescere e continuare poi a farlo con i crostacei, ben più grandi, presenti sui fondali (l'intero ciclo è ben spiegato in questo articolo). Il problema semmai è che di solito tutto questo avviene in estate o primavera, non in pieno inverno!

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foto National Geographic

Gli esperti di molte onlus, tra cui Legambiente e WWF, hanno pochi dubbi sulla causa di questo avvenimento: tropicalizzazione. Non è dubbio infatti che il 2018 sia stato un anno incredibilmente caldo. Il quarto più caldo del pianeta ed il più caldo in assoluto per l'Italia. Tutto è iniziato dal mare insolitamente caldo di fine Ottobre che ha alimentato una serie di super-venti che hanno colpito Liguria e Dolomiti. Ancora oggi la temperatura media nella riviera ligure e in quella toscana è ben al di sopra a quella degli ultimi 30 anni.
Cosa c'entrano in tutto questo le meduse? Questi sono organismi relativamente semplici che possono adattarsi facilmente all'inquinamento e alle sue conseguenze come l'acidificazione degli Oceani o l'aumento della temperatura. Come se non bastasse, quest'ultimo fattore favorisce anche il loro ciclo riproduttivo secondo il processo visto poco sopra. Questo le pone in netto vantaggio rispetto ad organismi più complessi come i pesci.

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foto National Geographic

Un altro fattore da non sottovalutare è l'influenza dell'uomo, soprattutto il sovra-sfruttamento degli stock ittici. La pesca intensiva sta causando una forte contrazione nella popolazione dei pesci e delle tartarughe che normalmente sarebbero i predatori naturali delle meduse. Inoltre, l'altrettanto naturale ricambio generazionale, viene quasi annullato dalle tecniche moderne della pesca che lasciano ben poco scampo anche agli esemplari più piccoli.
La quantità di meduse nei nostri mari cresce quindi di pari passo con il cambiamento climatico e con l'impatto dell'uomo sull'ecosistema naturale dei mari. Un chiaro segnale dell'alterarsi dell'equilibrio del pianeta che mette a rischio il futuro e la nostra sopravvivenza. Ma le meduse non sono solo un indicatore di salute ed il loro aumento può portare anche altri problemi da non sottovalutare. Li affronteremo meglio settimana prossima.


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