In occasione del Seatec 2019, abbiamo deciso di dedicare l'Anodo della Settimana ad un anodo sacrificiale specifico che partecipò agli Innovative Design Technology Awards 2018 l'anno scorso. Ad onor del vero abbiamo già parlato degli anodi idrodinamici (non ve lo ricordate? Lo trovate qui), ma da allora è passato quasi un anno e, visto che stiamo affrontando proprio gli anodi che si occupano di carena e specchio di poppa, abbiamo deciso di aggiornare l'articolo e uniformarlo alla qualità dei suoi simili più recenti. A tutti gli effetti potete considerare l'articolo di oggi come una versione aggiornata di quello passato.
Prima di iniziare però vi ricordo che se cercate un elenco di tutti gli articoli usciti fino ad ora, potete trovarlo in questo comodo indice.
Per comprendere pienamente l'innovazione e la rilevanza di questo anodo sacrificale sviluppato da Tecnoseal bisogna prima di tutto comprendere, almeno ad un livello basilare, come funziona la Resistenza al Moto in ambiente marino. Certamente questo non è un argomento accessibile a tutti, ma per vostra fortuna gli abbiamo dedicato tre articoli del Tecnoseal Answers che riassumono in un linguaggio semplice i concetti base. Li trovate qui, qui e qui. Riassumendo in breve quanto scritto, la resistenza al moto di un corpo immerso in acqua può essere scomposta in due componenti principali: la resistenza di attrito e la resistenza di forma.
Se il contributo percentuale della resistenza di attrito alla resistenza fluidodinamica è trascurabile nei corpi tozzi, lo stesso non si può dire per quanto riguarda la resistenza di forma. Questa infatti rappresenta la quota maggiore della resistenza ed è strettamente dipendente dalla forma del corpo che viene immerso nell'acqua. E' un valore che viene tenuto estremamente di conto quando si progetta lo scafo di un'imbarcazione, a maggior ragione se questo magari deve essere particolarmente veloce. L'impellente necessità di proteggere questi scafi dalla corrosione galvanica, ci porta però spesso a "sporcare" le linee idrodinamiche dello stesso. Come abbiamo infatti visto gli anodi sacrificali destinati allo scafo hanno varie forme, ma tutti ricordano più o meno un rettangolo (al massimo con gli angoli stondati) e la forma, come visto, influisce sulle prestazioni dell'imbarcazione.
Parlando più nel dettaglio delle piastre con profilo idrodinamico, questi anodi sacrificali appartengono alla grande famiglia delle piastre allungate e hanno le loro stesse caratteristiche di base. Tuttavia sono state pensate da Tecnoseal proprio per risolvere il problema della resistenza idrodinamica che caratterizza gli altri anodi di questa tipologia e sono un prodotto a dir poco vitale per quelle imbarcazioni che vogliono mantenere prestazioni elevate pur proteggendosi a dovere dalla corrosione galvanica. In pratica, Tecnoseal ha adeguato agli anodi sacrificali i vantaggi di un particolare profilo aerodinamico denominato N.A.C.A.. La sigla sta per National Advisory Committee for Aeronautics ed è l'agenza federale USA che studiò per prima questa forma.
Come si può vedere dall'infografica qua sopra, il coefficiente di resistenza di una piastra con profilo idrodinamico è di molto inferiore rispetto a quello di un anodo convenzionale. Si può tranquillamente affermare che, se mettiamo a confronto due anodi sacrificali con pari peso, uno con profilo idrodinamico e uno senza, il primo avrà una resistenza idrodinamica circa 15 volte minore rispetto al secondo. Questo permette di ottenere incredibili vantaggi sia a livello economico (meno resistenza idrodinamica vuol dire anche meno consumi) che sulle tempistiche di realizzazione. Normalmente infatti, nel caso di imbarcazioni veloci, gli anodi vengono "nascosti" in dei recessi della carena che vanno però realizzati appositamente. Con le piastre con profilo idrodinamico questi possono essere evitati senza timore.
Le piastre con profilo idrodinamico sono un'esclusiva del marchio Tecnoseal visto che sono state sviluppate dal nostro ufficio tecnico. Nel catalogo è possibile trovare tre diverse misure standard, disponibili sia in lega di alluminio (la più consigliata) che in lega di zinco. Se tuttavia ci fossero esigenze particolari, si può sempre richiedere un pezzo realizzato su misura.
Per dettagli più specifici potete fare riferimento alla pagina 72 del nostro catalogo.
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